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Nouna, 27 giugno - 9 luglio 2015
Diario di viaggio.

27/6, Sabato.  Incontro con Calvin che ci aggiorna sull’andamento dei progetti. 

Baguirasso. La situazione è grave. I ragazzi non hanno rispettato i patti e hanno deciso di tenersi tutti i soldi del raccolto compresa la parte che sarebbe dovuta andare in cassa. Questo grave fatto è iniziato a febbraio, marzo. Decidiamo di fare un'assemblea domani pomeriggio, domenica, con la partecipazione del vicesindaco (andiamo in municipio, lo informiamo e lo invitiamo all'assemblea. Ci sarà).

  • Manioca. Lavorano, ma non in continuo, non c’è materia prima.
  • Donne del Seweze, microcredito per fare il karité. Per far andare il mulino ci vuole corrente trifase, costo 600k cfa; dove hanno la loro sede arriva solo monofase.
  • Microcredito scuola di cucito. Calvin ha convocato e parlato con le ragazze e i loro genitori. La cosa non è ancora partita; sembrava potessero sistemarsi nell'atelier di una formatrice, ma c'è qualche problema di costi. Se le cose non si riescono ad aggiustare, il credito non verrà concesso, troppo rischioso.
  • Soldi. Abbey Simon sarà trasferito, dunque non può mettere firma sul nostro conto. La diocesi ci dà i soldi del conto con molta difficoltà e lentezza, pare ci siano problemi interni.
  • Mercatino abiti. Si creò molto caos (merce rubata, prezzi scambiati); non vengono solo persone in difficoltà, ma anche persone che non avrebbero bisogno. Se si rifà deve essere organizzato e gestito bene.


Incontriamo Salimata e Mariam Traore, che fanno la formazione per produrre il karitè che non puzza. È una tecnica particolare, più lunga e complessa del normale, ma il prodotto finale è speciale. Nessuno lo fa a Nouna, è raro. Ci porteranno un campione da provare.

 

27/6 pm.  Baguirasso, orto . Dopo l'ultima vendita a Maggio il terreno non è più stato coltivato, anche se si sarebbe potuto fare un nuovo raccolto. Per zappare e mettere cereali aspettano che piova e il terreno sia più morbido. Il pozzo ha ancora tanta acqua nonostante i 9 mesi di secco.


Seweze, microcredito, visita al mulino. 


Incontriamo le 8 donne, tra cui c'è la moglie di Calvin. Vogliono fare un karité speciale, che non puzza. Possono venderlo a prezzo più alto, è una tecnica particolare che devono imparare. Vorrebbero anche metterlo in barattoli più belli per renderlo più attraente. Hanno costruito la struttura in pietra poco lontano dalla chiesa protestante di Calvin. Il mulino è già installato, ma non funziona perché la corrente trifase non arriva qui; è disponibile a circa 600 metri e per portarla ci vogliono 600k cfa.  Chiedono un contributo per questa spesa non programmata. Diciamo che discuteremo col gruppo se aumentare il microcredito, anche se in realtà loro chiederebbero un micro-progetto. Un bel gruppetto, attivo e dinamico. 


Il giorno 7 luglio le donne fanno la formazione per produrre il karité; andiamo a vedere la lavorazione che è più lunga e complessa di quella normale.


Alla sera ci viene dato 1 kg del karité prodotto: è effettivamente inodore e chiaro, ben diverso da quello da noi fin qui conosciuto!


28/6, domenica. P.m., assemblea a Baguirasso, orto.

Presenti i rappresentanti della Merie: segretario generale (Jerom), vicesindaco e presidente commissione parcelisation. Chiediamo ai ragazzi cosa pensano dopo 2 anni di attività. Solo una timida risposta: ci vorrebbe un altro pozzo. Visto il silenzio, parliamo noi: siamo scontenti, non siamo riusciti a rendervi autonomi.  Ritenete di avere rispettato il nostro accordo? Risposta: no. Allora, visto il risultato, abbiamo deciso che solo chi è interessato e vuole lavorare ritorni, gli altri "fora di ball"; lavorerete singolarmente, ognuno con una parcella; 50% per voi, 50% a noi, da reinvestire. A dicembre, tireremo le somme, e decideremo eventualmente di affidare il terreno ad altri giovani che lo hanno già chiesto. Con chi é interessato, potremo rincontrarci e discutere i dettagli operativi.


Alcuni commenti: approccio che ci state proponendo è corretto, lavorare insieme non ha funzionato. Calvin: dovete decidere voi se mangiare la faraona o le sue uova.  Anziano del villaggio: ho visto una gran differenza nel terreno in questi 2 anni e dico ai giovani di non abbandonare. Vicesindaco: se vi mettete d'accordo potete ancora evitare che altri vengano a lavorare in casa vostra. Pres. Comm.: a Nouna ci sono giovani di volontà che hanno fatto milioni grazie all'orto e anche i funzionari si inchinano alla loro forza. Non capite la possibilità che avete? Se non la prendete, altri giovani verranno qui e la prenderanno al vostro posto. Dopo un'ora, l'assemblea si chiude. Attendiamo loro notizie.


29/6, lunedì. Am, Action Social (Servizi Sociali).

Incontriamo il responsabile. Chiacchierando, ci dice dei tanti gravi problemi che affrontano ogni giorno. Hanno 1600 giovani bisognosi registrati sotto i 16 anni nel Kossi. Ci danno dei documenti molto interessanti sui problemi sociali della regione da loro affrontati: infibulazione, anziani, povertà, disabili, tratta dei bambini (71 bambini ritrovati in 6 mesi!). I documenti saranno distribuiti al gruppo.


Scuola di cucito: le ragazze non ci sono, sono in vacanza; le insegnanti stanno preparando cuoricini e sacchetti.


29/6, pm. Manioca, Suor Constantine.

La farina si vende subito bene, c'è molta richiesta. Il problema é che manca la materia prima, la manioca. Fatta arrivare da Banfora, ma, per costo e trasporto, non conveniente.

Centre Badenyà ha piantato ha, sarà pronta a settembre.

Donne pagate a mese, problema per la discontinuità di lavoro. Saranno pagate a mese, 15 cfa, se fanno oltre 20 giorni, se no a giornata, 500 cfa.  Progetto iniziato con 5 donne, ma ora 2 licenziate perché non serie. Problema contabilità perché Clement non è sempre presente: pagare i fornitori è un problema; parte dei conti li tiene la suora, dunque quasi due contabilità parallele.


Inizialmente lavoravano 2 sacchi di manioca da 50 kg, ora 3, ma possono farne fino a 5. La qualità della farina dipende dal tubero. In alcuni casi non era buono e hanno dovuto buttare tutto.  2 anni fa lo Stato chiese di coltivare manioca; in una zona fecero 25 ha, ma poi lo stato non comprò, ora i paesani sono più scettici, non si sa ancora bene in giro che noi acquistiamo.


30/6, martedì, a.m. Clement ci fa una panoramica della situazione.  Kalifadougou: contabilità ben tenuta, tengono loro i soldi; non stanno risparmiando per riparazioni future, necessario sensibilizzare; P e A sensibilizzare nel corso della visita. Baré: per il momento è gestito da Ocades, noi solo osservatori. Baguirasso: no contabilità, non sono nemmeno in grado; no conto in banca, hanno incassato loro i soldi della vendita e li hanno tenuti.


Manioca: tra le 3 donne una è in grado di tenere il registro delle spese per data. Per ora la gestione é complicata poiché non è chiaro chi deve fare. Gli accordi prevedevano che Badenyà aiutasse a tenere la contabilità, invece suor Constantine cerca di passare tutto a noi. Abbiamo bisogno di un ordine di pagamento per le operazioni. Non è possibile tenere conto e pagare i salari. La situazione va chiarita con la suora.


Microcredito: credito da recuperare € 6240, di cui 2 casi non recuperabili (orticultore morto, un secondo soggetto scappato dalla polizia). Proposta: convocare tutti in ufficio con lettera e telefono in tempi rapidi, fare sensibilizzazione, far firmare un foglio con riconoscimento del debito insieme a un accordo scritto per un'ultima proroga fino a dicembre; al termine inviare alla polizia la documentazione; la polizia prende il 10% del credito recuperato (non ufficialmente). Cosa può succedere: 1) non rimborsa comunque; 2) rimborsa una percentuale concordata, 3) la polizia tiene tutto senza informarci. Fase successiva ricorso alla procura. Calvin e Clement dicono di arrivare fino alla polizia, anche se non porterà risultati.


Pm. Lavorazione manioca . Suor Constantine ha organizzato affinché potessimo vedere la lavorazione di 2 sacchi. La manioca viene pelata, messa in acqua, lavata, grattugiata col mulino (aggiungo alcuni tuberi vecchi, già fermentati, che fanno da "madre"). Lo scarto, pelle e primo strato sbucciato, viene seccato e venduto come mangime per le bestie. Faccio bollire 1/2 litro di olio di palma, lo aggiungo alla pasta grattugiata, mescolo bene, lo travaso in un telo per filtrare il liquido bianco (Amido, venduto separatamente per i tessuti), strizzo bene; metto il sacco sotto la pressa, schiaccio, e lascio lì tutta notte.


1/7, mercoledì. Am. Manioca. Tolgo la pasta dal sacco, la stendo per asciugare, passo sul setaccio e metto in un recipiente. Scaldo alcuni minuti sul fuoco per asciugare completamente, metto in sacchetti da 1/2 kg. La farina di Attiekè viene venduta a 300 cfa/kg. Il liquido di lavaggio iniziale contenente amido viene portato a secco, l'amido seccato è messo in sacchi. Quando producono, la notizia “vola”. Anche oggi, ancora prima di finire la lavorazione, vi era gente in attesa per acquistare la farina di Attiekè. Guardando il registro di entrate e uscite si vede che nelle giornate di lavorazione hanno avuto incassi di 50 e 80 000 cfa, cifre enormi! Abbiamo acquistato un sacchetto da ½ kg. Cucinato con verdure fresche, diventa una specie di “insalata di cous cous, gustoso e saporito, ottimo.


Visita al prefetto. Latrine: Spieghiamo dove siamo, chiediamo un foglio di sostegno. Celpac: spieghiamo situazione, chiediamo che fare. Ci dice che vi sono altre gravi questioni al riguardo, sa che il problema è la persona (Diko). Chiede di avere una copia degli accordi, i bilanci delle attività ed economici. Leggerà tutta la documentazione e poi passerà la cosa alla commissione speciale che darà le raccomandazioni per la gestione della situazione. La riunione della commissione é prevista per novembre. Abbiamo concordato che Calvin non partecipi ai lavori della commissione. Inoltre, abbiamo anticipato che, in mancanza di cambiamenti, a fine anno ritireremo tutto il materiale di nostra proprietà (sedie, proiettore, impianto audio) e lo terremo pronti a renderlo nuovamente disponibile per la comunità quando la situazione sarà stata risolta. Il prefetto concorda.


P.S. le commissioni della società civile sono state istituite dopo la rivolta dello scorso ottobre per la gestione degli affari locali.


P.m. Bankoumani, microcredito piantagione.

Incontriamo il gruppo che ha avuto microcredito per la coltivazione di piante. Sono in 13, hanno 4 ha donati dal villaggio. La gente è scettica, ma loro credono di farcela. Visto il finanziamento in 3 fasi, metteranno le piante in 3 anni. Per ora hanno preparato il terreno per seminare tutto intorno Acacia Spinosa che tiene lontane le bestie.


Poi hanno preparato le buche per mettere manghi nel primo ha: scavato e messo concime organico. I buchi sono a 10 m l'uno dall'altro, dunque 100 piante. Quando i manghi crescono, le piante attualmente sul terreno verranno tagliate. Il mango va innaffiato durante il primo anno, inizia a fare frutti e fiori dopo 3-4 anni con terreno buono, se no dopo 6 anni. La Acacia diviene una difesa per le bestie in 3 anni; inizialmente proteggeranno i manghi con difese di rami. Il secondo anno metteranno 2 ha di anacardi, ed il terzo 1 ha di eucalipti. Hanno fatto scavare un pozzo, 13 metri, diametro 1,5 m, costo 77500 cfa; sul fondo però vi sono 5 m in cui il terreno frana, e ci chiedono un aiuto per mettere un rinforzo. 

Al termine andiamo a visitare una piantagione vicina; recintata con acacia ed eucalipto intrecciato con rami spinosi; ha molti anacardi, qualche mango, baobab; fa anche le piantine da vivaista: vegetazione fitta, il terreno rimane morbido ed umido; la scorsa stagione gli anacardi hanno fatto pochi fiori, dunque raccolto scarso, e ha guadagnato 200 k cfa.


2/7, giov. Am, Dedougou, Direzione Prov. Agricoltura.

Condividiamo progetto latrine, chiediamo lettera di supporto. Ci scrivono una lettera, ci danno materiale statistico sull'uso e numero delle latrine nella regione.


Pm, Koloinkora, latrina Era in programma di costruire una seconda latrina. Fatto il buco, acquistati i materiali, fatta la base in cemento: due sacchi di cemento sono stati lasciati fuori e si sono rovinati, non vanno più bene. I lavori si sono fermati. Rimproveriamo il capo villaggio che dice che noi diamo la colpa a lui, ma gli altri lo hanno lasciato solo. Si concorda che la prossima settimana farà ricominciare i lavori e prenderà 2 nuovi sacchi di cemento.


Andiamo poi a vedere la vecchia latrina: ancora chiusa, mai usata, manca ancora la terra intorno per facilitare l'ingresso.


Andiamo a vedere anche il pozzo "di Rodolfo": il muro della super struttura è per metà mancante, fango e sporco in giro. Ci lamentiamo.  Soin. Andiamo a vedere il pozzo da noi riabilitato alcuni anni fa: abbandonato! Butta poca acqua, apparentemente perché si é rotto il tubo di pompaggio. Le donne pescano dal fourage vicino in modo tradizionale, a mano.


3/7, am. Baré, piattaforma polifunzionale . Incontro con le donne al mulino.  È un po' sporco: cereali per terra, olio sul motore, pasta di karité non rimossa, polvere. Raccomandiamo di tenere pulito, facciamo vedere come fare.


Prima della piattaforma andavano da un mulino privato, che lavora ancora. Hanno iniziato facendo pagare 25 cfa/boit (2.2 litri); ora 35 per mais e mile non pelato, 40 per il karité; il privato fa 35. Segnano il numero di boit da macinare, l'incasso e le spese; alla sera la contabile passa e registra tutto.

Per ora i soldi vengono messi da parte, poi apriranno un conto in banca.


Ocades ha suggerito di investire i soldi in attività di reddito, tipo comperare i cereali quando costano poco. Le donne non sono pagate. Manca ancora la batteria da collegare alla dinamo, dunque non hanno luce; sarebbe importante perché molto lavoro è di sera, quando hanno finito il lavoro nei campi.

Pm, Kalifadougou, piattaforma. La struttura é piccola, ma il mulino è tenuto molto bene, pulito e ordinato.


Incontriamo le donne, ci dicono che ora hanno meno lavoro, più tempo, le mani meno rovinate. 6 donne lavorano alla macinazione, in 3 coppie; in ogni coppia una donna sa scrivere per registrare il numero di boit, entrate e uscite.


Le 6 donne non pagano per macinare i propri cereali. Dal bilancio appare che la cassa è uguale ogni mese, cioè non generano reddito; hanno molte uscite per gasolio, riparazioni, cemento.


Per pagare le rate del microcredito hanno dedicato un campo comune a sesamo. I prezzi per la macinazione sono: mile 35, mais 50 cfa/boit; anche i forestieri pagano uguale. Se ci sono spese aggiuntive, tutte le donne si tassano. Il costo del gasolio è molto alto: in realtà la lavorazione viene molto diluita nella giornata, e dunque sono poco efficienti. Dopo lunga discussione, decidono di aumentare i prezzi: mile 50, mais 75 (non 65 perché si fa male con la moneta a dare il resto!).

Eventualmente cercheranno di concentrare il lavoro in ore della giornata per risparmiare gasolio.

 


4/7, sabato, Nanoro.  Visita ai Fratelli della Sacra Famiglia che anni fa costruirono il mercato e altre strutture con i btc.


5/7, domenica, pm, Baguirasso, orto I ragazzi hanno chiesto un incontro. Sono in 13, ci dicono che vogliono ricominciare bene, a farlo a livello individuale. Menzionato il problema dell'acqua insufficiente per tutti, se il Semenzato sera comune. Noi diciamo che fino a dicembre si devono arrangiare, se dimostrano volontà allora torneremo a investire. Fino ad allora, nessun soldo. Ci dicono che anche delle donne hanno chiesto di coltivare. Diciamo che per ora proviamo con solo loro a cui abbiamo fatto la formazione; 50% del ricavato sarà per noi, da reinvestire. Poiché si tennero i soldi dei raccolti, ci sono pochi soldi in cassa, non sufficienti per semi e concimi; dunque dovranno darci il 50% ricavato dalla raccolta dei cereali nel campo, probabilmente riso. Divideremo il terreno in 13 parcelle, che saranno assegnate per estrazione a sorte. Vi sono un pozzo, una pompa, un tubo: per ora non vi daremo nulla di più, dunque farete la coda per innaffiare a turno.


6/7, lunedì, am. Foyer Bee Ka Denw Incontriamo il presidente ed Eli, ci danno il bilancio dell'anno scolastico, lo commentiamo insieme. Costo molto alto per la legna. Il gas è conveniente, ma non hanno il modo di cuocere nelle marmitte grosse (cucina da campo). Dicono che ogni venerdì si incontrano con i ragazzi per discutere i problemi; ogni 3 mesi con i genitori. Vi sono ragazzi che non hanno pagato tutta la retta, ma non vengono espulsi, anzi vengono accettati anche l'anno successivo pur sapendo che forse non pagheranno. Tra le 29 borse di studio, vi sono: 2 ritirati (1 incinta, 1 epilettico); 3 rimandati (possono recuperare); 6 bocciati; 5 sono passati al pelo. La stessa media si ritrova negli altri ragazzi, è una difficoltà generale, specie in alcune materie, quali matematica e scienze. Anche francese è un problema poiché non permette di comprendere bene le altre materie. Ci vorrebbe un tutor, qualcuno che segua i ragazzi con un programma distinto per classe; costo circa 2500-3000 €/ora. Chiediamo di preparare una proposta sul tutoraggio. Analizziamo bene tutti i casi dei bocciati e rimandati. Dicono di dare a tutti un'altra possibilità.


Dettagli dei singoli ragazzi:

7. Era sempre andato bene, quest'anno una materia con problemi

9. Non aveva segnalato le sue difficoltà sportive

10. Si impegna molto, ma non ci arriva

12. Difficoltà in matematica, già bocciato in 1a media

16, 21, 23, 24, 26. Difficoltà in matematica, scienze.

Ci chiedono un sostegno per le donne volontarie che fanno da mangiare tutti i giorni ai ragazzi e per i banchi su cui studiano i ragazzi.


7/7, martedì, am, Dembo.

Distribuiamo le magliette Lisa Ecologia ai bambini, mettiamo la targa alla latrina e facciamo foto e video.

Facciamo un giro di ispezione a tutte le latrine; ben tenute, utilizzate (puzzano). Batteria scarica nella luce alla latrina vicino alla chiesa. Visitiamo anche il pannello solare. L'inverter si è fermato ieri, hanno già chiamato un tecnico per la riparazione. Il locale è ben tenuto, vi sono radio, collegamenti per tutti i tipi di telefono, materiale elettrico; vissuto. Quest'anno il Comitato ha fatto i seguenti contributi: 600k cfa per 4 latrine, 25k per nuova aula scuola, 30k per i riti tradizionali animisti (polli e capre); riparazioni 40k; in banca 77k; in cassa 42 cfa. La ricarica del telefono costa 50 cfa, ci vanno un po’ tutti nel villaggio; molti forestieri il martedì, giorno di mercato. Alla sera qualche ragazzo va a studiare con la luce, fanno le piccole assemblee sotto la pergola.


Pm, Manioca . Suor Constantine ci mostra la parte di bilancio da lei tenuta (manca quella di Clement). Vi sono molte spese naturalmente, essendo anche all'inizio attività. Insiste ancora con la necessità di una sede di proprietà per risparmiare l'affitto, e poter mettere un chiosco. Chiese a Gerard di mettere un chiosco, risposta negativa. Gerard ora lo vuole mettere per CAP. Noi ribadiamo che la priorità è avere la manioca da lavorare; i clienti ci sono, dunque gli incassi sono garantiti. Potrà permettersi una nuova sede quando lavoreranno a tempo pieno. Lei ci racconta le difficoltà a convincere i contadini.


8/7, mercoledì. Am, Koloinkora Facciamo una visita per verificare gli esiti della nostra sfuriata. I lavori della latrina sono ripartiti, già messi i blocchi di cemento per le fosse. Oggi sono fermi a causa della troppa acqua di questa notte.

Appena si asciuga, il lavoro verrà ultimato in 3 giorni.


9/7, pm, Ouaga.  Calvin va alla banca Ecobank con il contabile di Shalom per aprire il conto. Tutto ok, ma, colpo di scena, lo statuto di Shalom contiene un errore nel numero di registrazione, deve essere riportato corretto.


Latrine , progetto con CAP.

 

  • Richiesto un documento di sostegno al prefetto, Direzione regionale delle acque a Dedougou, alla direzione sanitaria di Nouna
  • Raccolto informazioni e mappe a Dedougou per la preparazione del dossier
  • Incontrato lo studio Bera, a Ouaga, che dovrà fare il controllo dei risultati del progetto. Chiesto preventivo
  • Incontri con CAP ed il loro costruttore Toe, condiviso l'aggiornamento del progetto
  • Per la corretta fatturazione, i lavori delle latrine e la riabilitazione dei pozzi devono essere fatti da una impresa regolare, che fattura correttamente. Chiesto preventivo ad impresa Antoine; il muratore che ha fatto le nostre latrine potrà lavorare per lui
  • Aggiornato Jean Paul dello stato del progetto.

 

Notizie flash.

 

  • Non siamo potuti andare a Thia, poiché con la pioggia la strada è impraticabile.
  • Genevieve è in gran forma, l'indipendenza le fa bene. Abita con la cognata a Ouaga, non ha ancora un lavoro. Vorrebbe forse aprire una attività sua. Per il momento passa ancora delle settimane a Nouna. Sua madre Juliet è in Sud Africa da 2 mesi dalla figlia incinta. Anche il padre Jules è in gran forma, impegnatissimo con le sue attività e terreni.
  • La strada da Ouaga a Nouna è tutta asfaltata; pure asfaltata la strada principale di Nouna.
  • La Ecobank di fronte al mercato è stata rifatta, e ora vi è un punto ATM per prelevare contanti con la carta di credito.
  • Le piogge sono in ritardo di circa 1 mese. Quando piove, piove davvero. Tanta acqua in poche ore. Le strade a Nouna diventa un misto di fiume e fogna, difficile spostarsi. Bisogna spettare qualche ora perché si formi qualche passaggio asciutto. I manghi maturi sono squisiti. È la stagione giusta per raccogliere il karité: donne e bambine all'alba vanno nei campi a raccogliere le noci cadute durante la notte. L’erba cresce rapidamente, animali e bambini sguazzano nell'acqua. Ragazzi, bambini e donne arano i campi di cereali con buoi pelle ed ossa. E gli uomini? Beh, hanno il compito importante di far girare l’economia e pensare a cosa fare domani.

 

Paolo e Antonio

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